A cosa serve e come funziona un software di modellazione 3D?

I software di modellazione 3D servono a creare modelli tridimensionali di oggetti o scene. Non è qualcosa di utile soltanto per chi, come noi, si occupa di progettazione e realizzazione di stampi e fusione di metalli. Si tratta di software e strumenti che affiancano il lavoro di ingegneri, architetti, disegnatori di videogiochi, animatori di cartoni animati, stilisti e designer di ogni tipo. In ogni caso, si tratta di una tecnologia utile per “prevedere” il futuro, per avere sotto gli occhi un oggetto o un personaggio, attribuirgli pregi, eliminarne i difetti, realizzare tutte le personalizzazioni del caso prima di procedere alla sua realizzazione. 

I modelli così creati possono diventare oggetti fisici grazie alla stampa 3D o ad altri processi di produzione. Ma esiste anche un processo di reverse engineering che, partendo da un oggetto o un ambiente reale, ne replica digitalmente le sembianze attraverso una scansione 3D. 

Difficile pensare di abbinare un’arte antica come quella della fusione a tecnologie d’avanguardia come quelle dei software di modellazione 3D. Eppure questo è un matrimonio che, da anni, continua a celebrarsi. Ma partiamo dall’inizio. 

A cosa serve un software di modellazione 3D?

A creare il modello che servirà da base per la realizzazione dello stampo in cui iniettare (o far colare) il metallo fuso. Questo modello non sarà in tutto e per tutto uguale al prodotto finito. Materiale, dimensioni e superfici saranno necessariamente diversi: il modello viene spesso realizzato in legno, schiuma, plastica o cera; è solitamente più grande dell’oggetto che avremo fra le mani a lavoro finito, perché durante il raffreddamento i materiali si restringono; sulle superfici vengono realizzate delle aperture, utili a far fluire il metallo fuso in maniera uniforme e a consentire la fuoriuscita dei gas. Una volta costruito lo stampo su base del modello, il gioco è fatto: che il processo di fusione abbia inizio!

Come funziona un software di modellazione 3D?

AutoCAD, Blender, Autodesk Fusion, Sketchup, Procreate, SolidWorks e Autodesk Thinkercad sono alcuni tra i software di modellazione 3D più usati ad oggi. 

È possibile costruire un oggetto partendo da modelli solidi (figure geometriche tridimensionali come cubi, sfere e cilindri), modelli poligonali e/o attraverso il metodo della superficie (si crea l’oggetto a partire da una “ragnatela” di linee guida). In questo modo si dà vita allo scheletro del prodotto. 

La seconda fase comprende la realizzazione della sua texture: è qui che si lavora sulla trasparenza, sul grado riflettente e sulla solidità dell’oggetto, che inizia a prendere forma (e carattere). 

Quali sono i vantaggi dell’uso di software di modellazione 3D nella creazione di stampi per la fusione?

Si evitano gli sprechi, dal momento che avere un prototipo sotto gli occhi permette di verificare ogni aspetto dell’oggetto, testarlo ed eliminarne eventuali difetti prima di cominciare la produzione in serie. Migliora anche la comunicazione tra azienda e cliente, visto che permette di visualizzare il prodotto in modo chiaro e dettagliato. Rende anche possibile testare diversi materiali e processi, visto che le spese di realizzazione di un solo prototipo sono piuttosto basse: in questo caso, innovazione fa rima con sperimentazione. 

E, di conseguenza, ottimizzazione.

 

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